Ibrido a portamento eretto, cespo compatto, di altezza media. Dotato di grande tolleranza alla pre-fioritura e allo svuotamento, si adatta bene per la raccolta nei periodi più difficili (primavera-estate). Ciclo Medio-precoce, colore verde scuro, lunghezza delle coste media. 100 giorni dal trapianto alla raccolta.
La pianta del sedano è un’ombrellifera (come carote e prezzemolo) a ciclo biennale, la sua coltivazione è semplice essendo un ortaggio adattabile e non prevede particolari cure se non l’imbianchimento per avere la verdura più tenera da mangiare. Il sedano ama climi temperati con temperature intorno ai 20 gradi e teme il gelo, che può portarlo a fioritura anticipata. Ama il sole ma sopporta anche la coltivazione in mezzombra. Il terreno ideale è ricco di sostanze organiche, che sia costantemente umido senza ristagni. L’aiuola del sedano deve essere lavorata in profondità per ottenere una terra drenante e soffice.
Esigenze idriche – Il sedano ama moltissimo l’acqua, si tratta di una pianta di origine palustre e non produce senza apporto idrico, per questo motivo occorre irrigarlo ogni 2 o 3 giorni.
Pacciamatura – Il sedano che ama calore e acqua sfrutta bene la pacciamatura, che è una tecnica colturale altamente consigliata per questa coltivazione. Se non avete pacciamato ossigenare il terreno e smuoverlo con periodiche zappettature è utile, sia per renderlo morbido che per controllare le erbacce.
Imbianchimento – Per rendere il sedano più morbido si usa la tecnica dell’imbianchimento, ottenuta con due fogli di politene in verticale graffettati ai due lati della pianta. La rincalzatura si usa meno perché chiede molto spazio tra le file. Dopo 15 giorni di imbianchimento il sedano da verde assume un colore pallido tendente al bianco e diventa tenerissimo, altrimenti resta duro e filamentoso. L’imbianchimento fornisce anche un allungamento del periodo di raccolta perché protegge la pianta dalle gelate e si arriva fino a Natale.
La raccolta – Il sedano si raccoglie tra settembre e ottobre, bisogna scegliere il momento giusto perché altrimenti ingiallisce e secca, diventando duro. La pianta del sedano non monta a seme nell’anno perchè sarebbe biennale. Si raccoglie tagliando la pianta al colletto, dopo il taglio in teoria ricresce ma invecchia e diminuisce in produttività e qualità della verdura.
Malattie fungine – Il sedano viene colpito dalle stesse malattie del prezzemolo, ma subisce maggiormente per via dei lunghi tempi di crescita. La cercospora è una delle peggiori malattie che interessano questo ortaggio, si manifesta con macchie che poi vanno a seccare la pianta, conviene usare il rame per combatterlo. L’attacco di cercospora sul sedano si manifesta soprattutto con alte temperature, si può prevenire bagnando spesso e tenendo umido il terreno dell’aiuola del sedano, raffreddando la temperatura.
Afidi – Il sedano viene attaccato dall’afide nero, in particolare gli afidi sono resi fastidiosi dalle formiche che li allevano portandoli sulle piantine. Attenzione quindi ai formicai che vanno eliminati, usando se necessario insetticidi biologici come il piretro.