Pianta erbacea della famiglia delle rosacee. Dà ottimi risultati se coltivata in vaso o in fioriere. Preferibilmente collocatela in una posizione parzialmente soleggiata o a mezz’ombra.
Per fragola si intendono i frutti (in realtà si tratta di un frutto aggregato o falso frutto) delle piante del genere Fragaria a cui appartengono molte specie differenti. Spontanea nei sottoboschi italiani, è coltivata per i suoi frutti: piccole fragole dal profumo molto intenso. Le foglie sono riunite alla base in piccoli ciuffi, trifoglie e dentellate. I piccoli fiori bianchi da 4 a 6 petali fioriscono in tutto il periodo da aprile a luglio, talvolta le piante rifioriscono nuovamente in autunno. La fragola è una pianta rustica, che sopporta bene il freddo così come il caldo estivo. Teme però il sole forte che può bruciare le piantine, per questo motivo meglio metterla in zone di mezzombra oppure ombreggiare con teli. La pianta, al di fuori del sistema riproduttivo, ha sistemi di moltiplicazione non sessuale, come lo stolone, ramificazione laterale radicante per mezzo della quale può produrre nuovi cespi che sono di fatto cloni dello stesso individuo vegetale. Le fragole oggi comunemente coltivate sono ibridi derivanti dall’incrocio tra varietà europee e varietà americane.
Le fragole hanno bisogno di un terreno soffice e privo di ristagni idrici a cui sono molto sensibili. Serve una terra ben ricca di sostanza organica. Prima di trapiantarle conviene preparare il terreno con una vangatura, dopo un mese o più si smuove il terreno nuovamente e si mettono le fragole. Alla prima vangatura vale la pena aggiungere del fertilizzante (letame maturo o stallatico pellettato). Molto diffusa è la coltivazione in vaso, semplice da attuare e molto pratica anche per chi non possiede uno spazio coltivabile. Le fragole infatti, sono un frutto molto semplice da far crescere sul balcone, non necessitano molto spazio (basta un vaso profondo 15 cm), ricordatevi di mettere argilla espansa o ghiaia sul fondo del recipiente per evitare ristagni che possono far marcire le radici. Meglio partire da piantine con buon pane di terra (vaso 9 o 13 cm di diametro), trapiantate a distanze di 25 cm sulla fila x 50 cm tra le file. Per evitare i ristagni è utile la tecnica delle baulature (aiuole rialzate dell’orto) in modo da garantire uno scolo all’acqua in eccesso. Le erbacce sono un fastidio per le fragole, che hanno una pianta molto bassa. Per questo il principale lavoro durante la coltivazione della fragola è tenere pulito il terreno adiacente con diserbo manuale, val la pena considerare la tecnica della pacciamatura per evitarsi tutto questo lavoro.
Malattie. Le fragole possono essere oggetto di diverse malattie funginee, come la botrite, il verticillium, il marciume della corona, la malattia del cuore rosso e l’oidio. Praticamente tutte queste patologie vanno prese per tempo perché non c’è rimedio per curare le parti di pianta colpite in modo biologico. Per prevenirle è utile lavorare bene il terreno e annaffiare spesso ma poco ogni volta, evitando ristagni di acqua, per contenerle si può usare il rame (lo zolfo nel caso dell’oidio).
Parassiti. Le fragole possono essere attaccate da diversi insetti, in particolare afidi e ragnetto rosso.
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